Appena dopo 5 anni, da quella grande manifestazione di piazza XX Settembre, il 10 giugno 1940 nella stessa piazza una folla enorme ascoltò dalle parole di Mussolini la dichiarazione di guerra, con enorme entusiasmo, probabilmente pensando ad una guerra simile a quella etiopica.
Ben presto ci si accorgerà della differenza. Dopo l’8 settembre, i tedeschi allestirono un loro comando nell’albergo Moderno. L’aeroporto di Aviano diventò base della Luftwaffe. Circa temila uomini validi dai 15 ai 60 anni, nella sola Pordenone vennero inquadrati nella TODT per il lavoro obbligatorio. Le fabbriche di Pordenone cominciarono a produrre per la Germania.
Incominciano i bombardamenti alleati. Il primo fu il 28 gennaio 1944 e da quella data fino all’aprile 1945 si contano ben 43 incursioni sulla città. Prima di questi bombardamenti Pordenone aveva accolto molti sfollati perché si pensava che essendo una piccola città senza importanza strategica non venisse presa in considerazione. Ma la guerra non spesso non fa di questi calcoli e Pordenone, Udine, Gorizia dovettero subire micidiali bombardamenti.